Un ladro può cambiare la sua strada?

Un emendamento recuperato

Di: O. Henry

Una settimana dopo il rilascio di Valentine, 9762 c’era un lavoro pulito di rapina di cassaforte a Richmond, in Indiana, con nessun indizio per l’autore. Tutto ciò che era assicurato erano dei miseri ottocento dollari. Due settimane dopo che una cassaforte brevettata, migliorata e a prova di ladro a Logansport era stata aperta e aveva dato 1500 dollari, mentre i titoli e l’argento non erano stati toccati, i cacciatori di criminali iniziarono a dimostrare interesse. Poi, una cassaforte da banca vecchio stile a Jefferson City si attivò e eruttò banconote per un valore di cinquemila dollari. Ora le perdite erano sufficientemente alte perché la faccenda fosse portata all’attenzione di Ben Price. Mettendo a confronto le banconote fu notata una notevole somiglianza nei metodi di rapina. Ben Price indagò le scene delle rapine e notò:

“Qua c’è la firma di Dandy Jim Valentine”. Ha ripreso l’attività. Guardate la manopola della combinazione – tolta facilmente come si raccoglie un rapanello con la pioggia. Ha lui le uniche tenaglie che ce la fanno. E guardate in che modo pulito sono stati estratti quei perni! Jimmy deve sempre trapanare un solo buco. Sì, voglio Mr. Valentine. La prossima volta farà la sua parte senza baggianate di mancanza di tempo o clemenza.”

[…]

Un giorno, Jimmy si ritrova in una cittadina dove gli capita di incontrare Annabel Adams, la figlia del manager della banca locale. Si innamora di lei e, cercando disperatamente di conquistare il suo cuore, si stabilisce in città e adotta uno pseudonimo, – Ralph Spencer. Apre un negozio di scarpe usando questo nome e riesce a fare conoscenza con Annabel…

Alla fine dell’anno, la situazione del Signor Ralph Spencer era questa: aveva guadagnato il rispetto della comunito, il suo negozio di calzature prosperava e lui e Annabel erano fidanzati e si sarebbero sposati entro due settimane. Il Signor Adams, il tipico banchiere di campagna arrancante, approvava Spencer. Annabel era orgogliosa di lui e lo amava ancor di più. Si trovava a suo agio a casa  del signor Adams e in quella della sorella sposata di Annabel, come se facesse già parte della famiglia.

Jimmy-Ralph scrisse una lettera a un vecchio amico, in cui gli diceva che aveva deciso di scegliere una vita onesta, e che voleva dargli l’attrezzatura che aveva usato in passato per scassinare le cassaforti. Il giorno in cui doveva consegnare l’attrezzatura, si recò prima in banca con la famiglia di Annabel per vedere la nuova cassaforte, l’orgoglio e la gioia del manager, il signor Adams. Aveva con se’ in una valigia l’attrezzatura che stava per consegnare. Tra i membri della famiglia presenti alla scena c’erano la sorella di Annabel con le sue bambine piccole, Agatha e May. Il signor Adams mostrò loro con orgoglio la nuova cassaforte e spiegò loro come funzionava. Anche il detective Ben Price, che aveva pedinato Jimmy- Ralph e si preparava a catturarlo, arrivò sul posto. Rimase fuori a guardare che costa stava succedendo in banca…

All’improvviso, si sentì un urlo di due delle donne, e un tafferuglio. Senza che gli adulti se ne accorgessero, May, la bambina di nove anni, per gioco, aveva chiuso Agatha nella cassaforte. Aveva chiuso i bulloni e girato la manopola della combinazione come aveva visto fare al signor Adams.

L’anziano banchiere si precipitò sulla maniglia e ci smanettò un momento. “La porta non può essere aperta – gemette – il timer non è stato azionato e la combinazione non è stata impostata”.

La madre di Agatha urlò di nuovo istericamente.

“Shh!” disse il signor Adams, alzando la mano tremante. “State tutti calmi un attimo. Agatha – chiamò più forte che poteva – ascoltami”.

Nel silenzio che seguì riuscirono solo a sentire il debole suono della bambina che urlava selvaggiamente nella cassaforte buia in preda al panico e al terrore.

“Piccola mia – piangeva la madre – Morirà di paura! Aprite la porta! Oh, sfondatela! Voi uomini non potete fare qualcosa?”

“La persona più vicina in grado di aprire la porta si trova a Little Rock – disse il signor Adams con voce tremante – Dio mio! Spencer, che cosa facciamo? Quella bambina, non durerà a lungo lì: non c’è abbastanza aria e, inoltre, le verranno le convulsioni per lo spavento!”

La madfre di Agatha, ora frenetica, batteva alla della cassaforte con le mani. Qualcuno suggerì l’uso selvaggio della dinamite. Annabel si rivolse a Jimmy, con gli occhi pieni di angoscia ma ancora non disperati. Una donna pensa che nulla sia impossibile per i poteri dell’uomo che adora.

“Non puoi fare qualcosa, Ralph – prova, vuoi?”

Lui la guardò con un sorriso strano e dolce sulle labbra e negli occhi acuti.

“Annabel – disse – dammi la rosa che indossi, va bene?”

Credendo a stento di sentire bene, si tolse la spilla con il bocciolo che portava al petto e glielo mise in mano. Jimmy lo mise nella tasca del gilet, si tolse la giacca e si arrotolò le maniche. Con questo gesto Ralph D. Spencer venne a mancare e fu sostituito da Jimmy Valentine.

“Allontanatevi tutti dalla porta”, ordinò svelto 

Mise la valigia sul tavolo e la aprì. Da quel momento sembrò diventare inconsapevole della presenza di chiunque altro. Dispose sul tavolo gli attrezzi scintillanti e bizzarri velocemente e ordinatamente, fischiettando piano tra se’ come faceva sempre quando era al lavoro. In profondo silenzio e immbili, gli altri lo guardavano come incantati.

In un minuto il trapano di Jimmy affondava liscio nella porta di acciaio. In dieci minuti – battendo il suo stesso record di scassinamento – aveva divelto i bulloni e aperto la porta.

Agatha, quasi crollata ma sicura, si rifugiò tra le braccia della madre. Jimmy Valentine si mise la giacca e si diresse fuori verso la porta principale. Mentre camminava pensò di aver sentito una voce lontana che una volta conosceva chiamare “Ralph!”, ma non esitò mai.

Alla porta un grosso uomo gli intralciava in qualche modo la strada. 

“Ciao, Ben! – disse Jimmy, di nuovo con il suo strano sorriso – “Ecccoti qui alla fine, vero? Beh, andiamo. Non so se cambia molto, ora”.

E allora, Ben Price si comportò molto stranamente.

“Mi sa che si sbaglia, signor Spencer – disse – non credo di riconoscerla. Il suo calesse la sta aspettando, no?”

E Ben Prise si girò e si avviò per la strada.

(O. Henry, A Retrieved Reformation, 1903 )

Testo: Una Riforma ritrovata

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(O. Henry, “A Retrieved Reformation,” Cosmopolitan 1903).