Le primizie (Bikurim)

La mitzvà di portare i bikurim (i primi frutti) al Santuario viene definito nella Torà come un atto di riconoscenza nei confronti di Dio per averci portati nella terra di Israele. In questa unità, parleremo dell’importanza di essere riconoscenti per le cose buone della nostra vita, dei vai modi in cui possiamo esprimere i nostri sentimenti di riconoscenza, e del rapporto tra la riconoscenza e le primizie.

Unità Età : 6-8

fonte

Porterai i primi frutti della tua terra alla casa di Dio

(Esodo 34, 26)

רֵאשִׁית בִּכּוּרֵי אַדְמָתְךָ תָּבִיא בֵּית ה’ אֱ-לֹהֶיךָ

E quando giungerai nella terra che Dio ti ha dato, e sarà tua e abiterai lì. E prenderai le primizie di tutti i frutti della terra, che prenderai dalla tua terra che Dio ti ha dato e le metterai in una cesta. E verrai nel luogo in cui Dio ha scelto di risiedere
E andrai dal sacerdote che ci sarà in quei giorni e gli dirai: “Io ho detto a Dio oggi che sono venuto nella terra che Dio ha promesso ai miei antenati di darci […] Ho portato le primizie della terra che Dio mi ha dato” […]. Ho portato le primizie della terra che Dio mi ha dato” […] E ti rallegrerai di tutto il bene che Dio ha dato a te e alla tua casa. Tu, il Levita e il convertito che è in mezzo a te.

(Deuteronomio 26, dai versi 1-11)

וְהָיָה כִּי תָבוֹא אֶל הָאָרֶץ אֲשֶׁר ה’ אֱ-לֹהֶיךָ נֹתֵן לְךָ נַחֲלָה, וִירִשְׁתָּהּ וְיָשַׁבְתָּ בָּהּ. וְלָקַחְתָּ מֵרֵאשִׁית כָּל-פְּרִי הָאֲדָמָה אֲשֶׁר תָּבִיא מֵאַרְצְךָ אֲשֶׁר ה’ אֱלֹהֶיךָ נֹתֵן לָךְ, וְשַׂמְתָּ בַטֶּנֶא. וְהָלַכְתָּ אֶל-הַמָּקוֹם אֲשֶׁר יִבְחַר ה’ אֱ-לֹהֶיךָ לְשַׁכֵּן שְׁמוֹ שָׁם. וּבָאתָ אֶל הַכֹּהֵן אֲשֶׁר יִהְיֶה בַּיָּמִים הָהֵם וְאָמַרְתָּ אֵלָיו: “הִגַּדְתִּי הַיּוֹם לַה’ אֱלֹהֶיךָ, כִּי-בָאתִי אֶל-הָאָרֶץ אֲשֶׁר נִשְׁבַּע ה’ לַאֲבֹתֵינוּ לָתֶת לָנו […] הִנֵּה הֵבֵאתִי אֶת-רֵאשִׁית פְּרִי הָאֲדָמָה, אֲשֶׁר-נָתַתָּה לִּי, ה’; […] וְשָׂמַחְתָּ בְכָל הַטּוֹב אֲשֶׁר נָתַן לְךָ ה’ אֱ-לֹהֶיךָ וּלְבֵיתֶךָ.  אַתָּה, וְהַלֵּוִי, וְהַגֵּר, אֲשֶׁר בְּקִרְבֶּךָ.

ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • In che modo i simboli vengono usati nelle celebrazioni e nelle festività?
  • In che modo le pratiche ebraiche riflettono i valori ebraici? 
  • In che modo i rituali e le pratiche ebraiche arricchiscono il modo in cui vivo la mia vita e il mondo?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • Perché è importante essere riconoscenti per le cose buone che ci accadono?
  • In quali modi possiamo esprimere la riconoscenza?
  • Perché è importante quando qualcuno ci ringrazia per una cosa che abbiamo fatto?
  • Che importanza ha portare i bikkurim?

background per l’insegnante

Uno dei comandamenti citati nella Torà nel contesto di Shavuot è quello dei bikkurim – le primizie. Il termine “bikkurim” ha la stessa origine della parola “bechor” – il primogenito; e i bikkurim sono i primi frutti dell’anno appartenenti alle sette specie che crescono...

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Uno dei comandamenti citati nella Torà nel contesto di Shavuot è quello dei bikkurim – le primizie. Il termine “bikkurim” ha la stessa origine della parola “bechor” – il primogenito; e i bikkurim sono i primi frutti dell’anno appartenenti alle sette specie che crescono nella terra di Israele.

 I bikkurim venivano portati ai sacerdoti nel Tempio come offerta a Dio, un simbolo di apprezzamento per il bene che Dio ci ha dato e per averci portati in terra di Israele.

Si usava mettere i frutti in un cestino. Ogni persona che portava i bikkurim doveva, quando incontrava il sacerdote, recitare brevemente la storia del popolo di Israele, dalla schiavitù e l’uscita dall’Egitto, fino all’arrivo in terra di Israele.

In altre parole, ognuno doveva spiegare che cosa c’era alla base della riconoscenza che provavano e parlare dell’abbondanza che esisteva nella sua vita.

Inoltre, il comandamento ci dice di rallegrarci di tutta questa bontà e di ringraziare per essa.

apertura opzionale
per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
per approfondire ulteriormente
  • Ogni studente deve pensare a un momento della sua vita in cui ha ringraziato qualcuno o qualcuno lo ha ringraziato, specificando i seguenti dettagli:
    Ho ringraziato: Chi ho ringraziato? Per che cosa? Perchè ho sentito il bisogno di ringraziare? Come mi sono sentito quando ho detto grazie? Come ho detto grazie?
    Qualcuno mi ha ringraziato: Chi mi ha ringraziato? Per che cosa? Come mi hanno ringraziato? Come mi sono sentito quando mi hanno ringraziato?
    Questo template può essere usato per rispondere alle domande. In seguito, gli studenti possono condividere le proprie storie in piccoli gruppi. Riassumi, dicendo che tutti noi diciamo “grazie” per varie cose in molti modi diversi, ma che ora impareremo un modo speciale per dire “grazie” che fa parte della tradizione ebraica.
  • A coppie o in cerchio, ogni studente deve ringraziare la persona che si trova accanto a lei per qualche cosa. (Dai agli studenti un po’ di tempo per pensarci o per scrivere i loro pensieri. Puoi anche fare esempi di cose per cui possono dire “grazie”: aiutare qualcuno in classe, un regalo, ascoltare la storia di qualcuno, credere in qualcuno e altro)
  1. Parla di ciò che i contadini vivono prima di portare le primizie: arano, seminano, aspettano che la pioggia irrighi i raccolti, fanno trattamenti conto le infestazioni nociva, aspettano da sei mesi a un anno prima di vedere i frutti. Che complicazioni potrebbero presentarsi in ogni fase? Tenendo in considerazione tutto ciò, spiega la mitzvà di portare i bikkurim.
  2. Che cosa c’è di importante e simbolico nel portare specificamente i primi frutti? Perché siamo specialmente grati a loro?
  3. Perché portiamo le primizie delle sette specie? In che modo si ricollega al testo che si recita quando si portano i bikkurim?
  4. Pensi che i bikkurim siano un buon modo per esprimere la riconoscenza per un buon raccolto? Perché?
  5. Suggerisci un modo alternativo che ritieni adeguato per esprimere la riconoscenza per un buon raccolto.
  6. Quali altri modi ci sono per esprimere la riconoscenza in modo non verbale? Fai un esempio di una volta in cui hai ringraziato qualcosa senza dire le parole “grazie”.
  7. Il rituale dei bikkurim elenca nel dettaglio le cose per cui dovremmo dire “grazie”. Perché è importante entrare nel dettaglio? Prendi in considerazione degli esempi presi dalla vita: Quando diciamo “grazie”, perché è importante essere dettagliati, sia per chi ringrazia che per chi viene ringraziato?
  8. Preferisci ringraziare o essere ringraziato? Perché?
  9. Puoi costringere qualcuno a dire “grazie” o un “grazie” vero deve essere spontaneo e provenire da una persona che prova riconoscenza? Ci sono vantaggi in un ringraziamento obbligatorio?
  • Per sottolineare che i bikkurim sono un modo per dire “grazie” alle primizie, considera qualcosa che ti è successo/ che hai fatto per la prima volta e per cui ti piacerebbe dire “grazie”. Fai o disegna qualcosa che simbolicamente esprime “riconoscenza per un nuovo inizio” e spiega perché questo simbolo sia un’espressione di riconoscenza.
  • Chiedi agli studenti di prendere in considerazione le buone cose della loro vita per cui sono riconoscenti.  Poi, devono scrivere tre cose per cui sono personalmente riconoscenti nella loro vita e tre cose per cui tutti potrebbero voler esprimere riconoscenza. Poi, possono condividere ciò che hanno scritto con la classe e l’insegnante scriverà le risposte alla lavagna. Come classe, potete considerare su quali cose gli studenti sono stati d’accordo e qual no; e poi cercare di essere d’accordo su tre o quattro cose per cui tutti potrebbero e dovrebbero esprimere gratitudine.
  • Ascoltate la canzone di Uzi Hitman’s “Grazie ” (puoi trovarla tradotta e traslitterata qui). Dai agli studenti un foglio con un elenco di cose per cui Uzi Hitman è riconoscente, e fai segnare agli studenti sul loro scheda  le cose per cui anche loro sono riconoscenti.
  • Mostra agli studenti questo presentazione (Ebraico) sulle sette specie da cui si portano i bikkurìm. In seguito, fai disegnare o scrivere a ogni studente il nome di un altro frutto da cui prenderebbe i bikkurìm, insieme a una spiegazione: perché ha scelto questo frutto, e che collegamento c’è tra questo frutto e l’idea di portare i bikkurìm a Shavuòt?
  • Insegna preghiere e benedizioni che vertono sulla riconoscenza; ad esempio, Modeh Ani  and Birchot Hanehenin.