Dalla schiavitù alla libertà – per studenti più piccoli

La canzone avadim hayinu, ata benè chorin – “Eravamo schiavi, ora siamo liberi” si basa su un brano della Haggadà che descrive il drammatico cambiamento che i Figli di Israele hanno vissuto passando dalla schiavitù alla libertà. In questa unità si trattano questi temi collegando entrambe le condizioni con la nostra vita..

Unità Età : 6-8

fonte

Avadim Hayinu – eravamo schiavi

(parole tratte dalla Haggadà; melodia: Shalom Postolky) 

Eravamo schiavi – ora siamo liberi.

עֲבָדִים הָיִינוּ, הָיִינוּ,

עַתָּה בְּנֵי חוֹרִין, בְּנֵי חוֹרִין.

עֲבָדִים הָיִינוּ,

עַתָּה, עַתָּה בְּנֵי חוֹרִין, בְּנֵי חוֹרִין. 

“Ora si alzò un nuovo re sull’Egitto […]
E disse al suo popolo: “Guardate, il popolo di Israele sono più numerosi e più potenti di noi; venite, agiamo con saggezza con loro, affinché non si moltiplichino e, in caso di guerra, si uniscano ai nostri nemici e combattano contro di noi e poi lascino la terra.”
[…]
Allora, gli Egiziani fecero svolgere ai figli di Israele un duro lavoro. E resero la loro vita amara con una dura schiavitù – con argilla e con mattoni e con ogni tipo di lavoro nei campi. Tutto ciò che facevano veniva compiuto con i lavori forzati. 

(Esodo 1:8-14)

וַיָּקָם מֶלֶךְ חָדָשׁ עַל מִצְרָיִם […] 

וַיֹּאמֶר אֶל עַמּוֹ: הִנֵּה עַם בְּנֵי יִשְׂרָאֵל רַב וְעָצוּם מִמֶּנּוּ. 

הָבָה נִתְחַכְּמָה לוֹ, פֶּן יִרְבֶּה 

וְהָיָה כִּי תִקְרֶאנָה מִלְחָמָה וְנוֹסַף גַּם הוּא עַל שֹׂנְאֵינוּ, וְנִלְחַם בָּנוּ וְעָלָה מִן הָאָרֶץ. 

[…]  

וַיַּעֲבִדוּ מִצְרַיִם אֶת בְּנֵי יִשְׂרָאֵל בְּפָרֶךְ. 

וַיְמָרְרוּ אֶת חַיֵּיהֶם בַּעֲבֹדָה קָשָׁה בְּחֹמֶר וּבִלְבֵנִים, וּבְכָל עֲבֹדָה  בַּשָּׂדֶה. 

אֵת כָּל עֲבֹדָתָם אֲשֶׁר עָבְדוּ בָהֶם בְּפָרֶךְ.

(שמות פרק א, מתוך פסוקים ח-יד)
 

ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • Che cosa possiamo imparare dalle diverse generazioni?
  • Che cosa significa essere “liberi” nell’ebraismo?
  • In che modo la storia della Torà è la mia storia?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

Che cosa significa schiavitù? Che cosa significa libertà?

background per l’insegnante

Secondo il Libro di Shemot (Esodo), i Figli di Israele che si erano trasferiti in Egitto a causa della carestia in Terra di Israele si moltiplicarono a tal punto da arrivare a costituire una minaccia per l’Egitto (1:8-14). Per poterli controllare e evitare che...

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Secondo il Libro di Shemot (Esodo), i Figli di Israele che si erano trasferiti in Egitto a causa della carestia in Terra di Israele si moltiplicarono a tal punto da arrivare a costituire una minaccia per l’Egitto (1:8-14). Per poterli controllare e evitare che si ribellassero, gli Egiziani resero schiavi i Figli di Israele. Il brano Avadim Hayinu – Eravamo schiavi – della Haggadà si basa su un verso tratto dal Deuteronomio (6:21): “Allora racconterai a Tuo figlio: ‘Eravamo schiavi del Faraone in Egitto e il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto con mano potente’”. Questa sezione esprime l’approccio alla base della Haggadà – che passare dalla schiavitù alla libertà non fu una cosa ovvia o banale e che, se Mosè non ci avesse fatti uscire dall’Egitto, vi saremmo rimasti come schiavi per molte generazioni. In altre parti della Haggadà si legge: “In ogni generazione ogni persona deve considerare se stessa come se fosse uscita dall’Egitto”. Questa fede dà forma all’esperienza di libertà che celebriamo a Pesach – il valore di essere un essere umano libero che non viene schiavizzato da nessuno.

La libertà è anche un’esperienza della possibilità di scegliere e di fare cose per se stessi, a differenza degli schiavi, che non sono liberi di programmare la propria giornata e di esprimere le proprie idee e i propri desideri liberamente.

Le parole della canzone “Avadim hayinu, ata benè chorin” si basano sul brano della Haggadà. Shalom Postolsky, che ha composto la melodia, fu uno dei primi membri del Kibbutz Ein Harod, e scrisse l’aria in onore del Seder che si teneva nel kibbutz. La canzone ha solo poche parole ma è composta da due metà distinte e contrastanti – “eravamo schiavi” e “ora siamo liberi”.

apertura opzionale
per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
per approfondire ulteriormente
  • Guarda questo video con brani tratti dal film Il Principe d’Egitto. Chiedi agli studenti di fare attenzione al modo in cui il corpo dei personaggi si muove quando sono schiavi e poi ancora quando sono liberi. Quali altre differenze possono vedere tra gli schiavi e le persone libere? Ora ascolta la canzone Avadim Hayinu e chiedi agli studenti di fare i movimenti degli schiavi in confronto a quelli delle persone libere.
  • Racconta agli studenti la storia tratta dal libro di Shemot (Esodo) sulla schiavitù dei Figli di Israele in Egitto, sull’uscita dall’Egitto e di come sono diventati liberi.Ora dividi gli studenti in gruppi. Ogni gruppo deve raccontare la storia dei
    Figli di Israele in prima persona, a partire da una parte diversa della storia (un gruppo descrive la schiavitù, l’altro la speranza che è nata quando è arrivato Mosè, le Dieci Piaghe, e poi l’uscita dall’Egitto). Con studenti più piccoli può essere fatto da tutta la classe – chiedi a ogni studente a turno di descrivere una fase. Puoi aiutarli a iniziare (“Quando ero uno schiavo dovevo…” “Ogni mattina dicevo…” e così via).
  1. La canzone dice che “noi” eravamo schiavi in Egitto. Perché non dice “I Figli di Israele”? In che modo “noi” eravamo schiavi?
  2. Quale pensi sia stata l’aspetto più duro della schiavitù d’Egitto? Spiega la tua risposta.
  3. Secondo la storia, che cosa facevano i Figli di Israele in Egitto? Che cosa non potevano fare, secondo te? Che cosa potevano fare dopo essere usciti dall’Egitto?
  4. Come pensi che ci si senta a essere schiavi? Come ci si sente ad essere liberi? Per che cosa una persona libera deve sentirsi riconoscente?
  5. Che differenza c’è tra uno schiavo e una persona che semplicemente lavora duramente?
  6. Quali cose impediscono a una persona di diventare libero?
  7. L’ebraismo attribuisce una grande importanza alla libertà. Perché pensi che sia una cosa tanto grande ed importante?
  8. Vi sono diversi tipi di libertà. Possiamo fare qualunque cosa vogliamo (andare a dormire quando ci pare, mangiare tutto ciò che ci va)? Questo significa che non siamo liberi?
  9. Chiedi a ogni bambino di fare un esempio di qualcosa che fa ogni giorno e che è libero di decidere da solo. Come ti sentiresti se non potessi deciderlo più per te stesso? Perché è così importante per noi poter scegliere per noi stessi?

Gli studenti possono disegnarsi come “persone libere” – i discendenti dei Figli di Israele che sono usciti dall’Egitto. Che colori sceglieranno? Dove è posizionato il loro personaggio? Quali oggetti ci sono intorno a loro che non ci sarebbero stati se fossero stati schiavi? Gli studenti che sanno scrivere possono aggiungere una vignetta con cose che possiamo dire oggi da persone libere ma che gli schiavi in Egitto non potevano dire.

  • Mostra agli studenti il video della canzone, in cui compaiono bambini travestiti da schiavi in Egitto. Quali cose dei bambini ci mostrano che erano schiavi? Pensi che sia un buon modo per esprimere l’idea della libertà? Hai un suggerimento diverso?
  • Insegna agli studenti il background per Pesach che comprende i diversi nomi della festa e il loro significato.
  • Per studenti più grandi: Insegna il brano Avadim Hayinu tratto dalla Haggadà, in cui si parla della schiavitù d’Egitto (l’unità è per bambini a partire dagli otto anni). Che cosa aggiunge questo passaggio alla canzone? Quali parti sono omesse nella canzone? Che cosa mette in risalto la canzone – e perché?
  • Per illustrare l’idea di “Avadim hayinu – Ata benè chorin” puoi fare un collage da parete utilizzando carta strappata. Chiedi agli studenti di portare una fotografia di loro stessi e di attaccare le foto alla lavagna. Sullo sfondo, gli studenti possono disegnare l’uscita dall’Egitto e la divisione del Mar Rosso.
    I bambini che sanno scrivere possono aggiungere vignette ai loro personaggi, che comprendano una frase adatta alla loro nuova condizione di persone libere.