fonte
Anche lui (Giasone, fratello del sommo sacerdote) rinunciò alle nostre usanze ebraiche e introdusse nuove usanze che erano contrarie alla nostra Legge. Con grande entusiasmo costruì uno stadio vicino al colle del Tempio e indusse i nostri migliori giovani ad adottare l’uso greco di partecipare ad eventi atletici […]. La follia per lo stile di vita greco e per le usanze straniere giunse a tal punto che persino i sacerdoti persero ogni interesse nei loro doveri santi. Persero interesse nelle funzioni del Tempio, trascurando i sacrifici […]. Non gli importava di nulla a cui i loro antenati avevano dato valore; stimavano solo gli onori Greci.
Maccabei II, capitolo 4: 11-15
Rabbi Huna affermava a nome di Bar Kafra – il popolo di Israele fu redento dall’Egitto in merito di quattro cose: non cambiarono i loro nomi, non cambiarono la loro lingua, non facevano maldicenza e nessuno di loro fu mai scoperto a compiere atti immorali. “Non cambiarono i loro nomi”, essendo arrivati con il nome di Reuven e Shimon, uscirono [dall’Egitto] come Reuven e Shimon. Non chiamarono Reuven “Rufus” o Yehudà “Leon” o Yosef “Lestes” o Benyamin “Alexander”.
Vayikra (Levitico) Rabbah, capitolo 32:5
Per la famiglia di Yehudà HaNasi erano permesse tre cose: guardarsi allo specchio, adottare un taglio di capelli particolare in stile romano e insegnare ai propri figli il Greco, poiché dipendevano da chi li dominava.
Talmud di Gerusalemme, Trattato Avodà Zarà capitolo 2: 2
Rabbi Abahu disse a nome di Rabbi Yochanan: una persona può insegnare a sua figlia il Greco perché è un ornamento per lei.
Talmud di Gerusalemme, Trattato Shabbat, capitolo 6: 1
ndamentali per la programmazione
domande essenziali
- In che modo sono connesso al popolo ebraico?
- In che modo l’ebraismo si esprime nella mia vita?
- In che modo le pratiche ebraiche riflettono i valori ebraici?
- Quali fattori modellano i nostri valori e ciò in cui crediamo? In che modo i miei valori traggono un impatto da chi circonda?
- In che modo si forma un’identità che rimane vera e autentica per se stessi?
- Che cosa succede quando i sistemi di credi delle società entrano in conflitto con quelli dell’individuo?
- In che modo l’esplorazione del passato ha un impatto sul nostro presente?
domande di contenuto collegate alle domande essenziali
- E’ importante conservare l’identità culturale? Perché?
- E’ un problema adottare i comportamenti (ad esempio le festività o le usanze) di altre nazioni?
- Che cosa rende me, in quanto Ebreo, diverso dai miei amici e dai miei vicini che non lo sono?
background per l’insegnante
Nei tempi antichi, in Grecia si sviluppò una ricca cultura, che prevedeva splendida architettura, sculture spettacolari, centri sportivi, teatri e filosofia. A seguito della conquista della Grecia da parte dell’impero macedone, questa cultura si diffuse oltre ai confini della Grecia fino a tutte le...
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Nei tempi antichi, in Grecia si sviluppò una ricca cultura, che prevedeva splendida architettura, sculture spettacolari, centri sportivi, teatri e filosofia. A seguito della conquista della Grecia da parte dell’impero macedone, questa cultura si diffuse oltre ai confini della Grecia fino a tutte le terre conquistate da Alessandro Magno. In questo modo si sviluppò la cultura ellenistica, una combinazione tra la cultura greca e quelle locali orientali. L’ellenismo esercitò una forte influenza in Europa, anche a seguito della sua cristianizzazione, e sullo sviluppo della cultura occidentale.
Nell’anno 332 a.C., Alessandro Magno conquistò la Terra d’Israele, portando con se’ la cultura ellenistica. La cultura ellenistica iniziò a influenzare la popolazione ebraica, in particolare i ricchi Ebrei che vivevano nelle città. Gli Ebrei che abitavano nella Terra di Israele reagirono in vari modi a questo fenomeno. Alcuni continuarono ad aderire esclusivamente alla cultura ebraica e evitarono di adottare pratiche ellenistiche. Altri subirono l’influenza della cultura ellenistica e adottarono le usanze e la visione del mondo ellenista, pur mantenendo l’osservanza religiosa ebraica oppure l’osservanza tradizionale. Questi Ebrei venivano chiamati mityavnìm (מתיונים, Ellenisti) e venivano considerati negativamente dalle guide religiose di quel tempo.
Uno dei motivi principali per cui le autorità religiose volevano prendere le distanze dall’Ellenismo era il fatto che i suoi principi di base erano in conflitto con i valori ebraici. Ad esempio, i teatri erano dedicati a divinità pagane e nei teatri e nelle palestre si svolgevano attività senza vestiti.
L’opposizione delle autorità religiose all’adozione della cultura straniera proseguì per molti secoli, e può essere stata alla base dello stabilimento della festività di Channukkà come commemorazione della vittoria della religione ebraica sulla cultura ellenista e come un simbolo del mantenersi forti di fronte alle influenze e di preservare la propria unicità culturale.
Gli esempi del Talmud di Gerusalemme (del terzo secolo) e del midrash della Terra di Israele (Vayikrà Rabbà, V o VI secolo) dimostrano che l’opposizione alle influenze straniere continuò per secoli. I brani tratti del Talmud di Gerusalemme descrivono usanze che erano permesse su base individuale nei periodi della Mishnà e del Talmùd. Per motivi politici, ai membri della famiglia di Yehudà Hanassì (Yehudà il Principe, una grande autorità religiosa) era permesso guardarsi allo specchio (cosa che di solito non era considerato appropriato per gli uomini). Avevano anche il permesso di portare i capelli alla moda romana e di imparare la lingua delle autorità. Il grande saggio del Talmud di Gerusalemme, Rabbi Yochanan, permise alle donne di studiare il greco perché le avrebbe rese più attraenti agli occhi dei loro futuri mariti. Nel brano tratto da Vayikrà Rabbà le idee anti-ellenistiche vengono associate al periodo di schiavitù egiziana, che risaliva a più di 1500 anni prima
Il Secondo Libro dei Maccabei è un’opera apocrifa che riassume gli eventi che avvennero negli anni dal 161 al 175 a.C. In questo libro viene presentata una serie di eventi che condusse allo stabilimento della festività di Channukkà. Il Capitolo 4 (nel testo riportato qui) narra di Giasone, fratello del Sommo Sacerdote Chonev, che si avvicinò al re offrendogli diventare lui il sommo sacerdote, e in cambio Gerusalemme sarebbe diventata una città greca. Persino i sacerdoti che prestavano servizio nel Tempio adottarono la cultura ellenistica.
- Chiedi agli studenti di raccontare quali feste e festività celebrano con la loro famiglia. Quali di queste sono feste ebraiche? Quali sono legate alla cultura e alle tradizioni locali? Che cosa ci insegna sul posto che ha la cultura ebraica e quello che ha la cultura locale nella loro vita? Chiedi loro perché facciamo questa domanda ora e accenna che sta arrivando Channukkà.
Dì loro come il tema dell’influenza della cultura generale sulla cultura ebraica e sugli Ebrei sia importante nella storia di Channukkà. Durante questo periodo, la cultura ellenistica ha avuto un’influenza sul popolo ebraico e molti Ebrei hanno adottato usanze e pratiche greche. Ad esempio, alcuni cambiarono il loro nome e ne adottarono uno greco. Al tempo stesso, altri Ebrei si opposero a tali pratiche. - Se si addice alla classe (se molti studenti hanno un nome ebraico), puoi approfondire l’idea dei nomi. Se alcuni studenti hanno un nome ebraico (nome, secondo nome o cognome) discutete su che cosa il loro nome può insegnare sull’influenza della cultura generale sull’identità ebraica. Che cosa provano a riguardo del loro nome ebraico o non ebraico? Usano il loro nome ebraico e, se è così, quando?
- Quali usanze greche vengono riportate nel testo? In che cosa si differenziano dalle usanze dei nostri antentati – le usanze tradizionali ebraiche?
- Perché pensi che seguire le usanze greche significasse abbandonare le usanze dei nostril antenati? Deve proprio essere così?
- Perché pensi che le autorità religiose si siano opposte all’adozione delle pratiche ellenistiche? In che modo l’Ellenismo e l’adozione di una cultura straniera nuocciono o minacciano la religione ebraica?
- Il testo che descrive il periodo di Rabbi Yehudà Hanassì (quando i Romani dominavano sulla Terra di Israele, 300 anni dopo il dominio greco) testimonia l’opposizione alla cultura ellenista. Perché furono permesse in particolare queste cose e che cosa ci insegna sulla flessibilità culturale e religiosa?
- “Ellenismo” è un nome che definisce la cultura che i Greci portarono con se’ quando conquistarono la Terra di Israele. Durante quel periodo, era la cultura prevalente nel mondo occidentale. Quale è la cultura più popolare ai nostri giorni? Che influenza ha sulla nostra vita?
- Mescolate le usanze ebraiche con quelle di altre culture? Fai un esempio e spiega se pensi che le diverse usanze stiano bene insieme e perché. L’adozione di usanze provenienti da culture non ebraiche possono avere un effetto sulla continuità dell’esistenza delle usanze ebraiche? Spiegalo.
- Pensi che adottare usanze provenienti da una cultura straniera abbia un effetto sul senso di appartenenza al popolo ebraico? Può effettivamente rendere più forte la connessione? C’è un modo in cui una persona che vive nell’ambito di una cultura straniera conservi entrambe le sue identità, quella ebraica e quella locale?
- Ci sono luoghi in cui avverti la tensione tra l’identità ebraica e le influenze culturali e sociali? Come ti comporti in queste situazioni? Quale è il prezzo da pagare per ognuna di queste scelte?
- Channukkà spesso cade vicino a Natale. E’ importante per te? Presenta difficoltà o costituisce una sfida? Se è così, quale è la difficoltà o la sfida e quale pensi sia il modo migliore per affrontarle?
- Inscena un dibattito in cui metà della classe è a favore degli Ellenisti e l’altra metà sostiene i suoi oppositori. Puoi anche parlare di eventi particolari, come il sacerdote che si presenta al Tempio vestito come un Greco e così via. Fai presentare agli studenti argomentazioni pro e contro l’ellenizzazione.
- Fai fare agli studenti un collage con ritagli di giornale e con disegni fatti da loro che rappresentino le diverse parti della loro identità culturale (ad esempio – la lingua, l’abbigliamento, il cibo, le usanze, le festività e altro). Poi, commenta i loro collage e esamina le componenti ebraiche e non ebraiche presenti in ogni collage. Che cosa accadrà se mettiamo uno accanto all’altro in un collage elementi tratti da diverse culture? Come si collegano tra di loro?
- Usa questo presentazionese per insegnare agli studenti che cosa è la globalizzazione. Nella presentazione vi sono fotografie scattate in tutto il mondo. Fai indovinare agli studenti dove è stata scattata ogni fotografia (in che continente o in che paese). Dopo che hanno indovinato, clicca sull’icona dell’occhio per vedere dove è stata effettivamente scattata la foto. Avevano indovinato? La globalizzazione è il motivo per cui è così difficile indovinare.
Chiedi agli studenti di identificare esempi di globalizzazione nella loro vita (ad esempio, nell’abbigliamento, nel linguaggio, negli oggetti, nelle app e così via). Parla dell’effetto che la globalizzazione ha anche sulla visione del mondo e sulle convinzioni e su come anche adottare qualcosa di fisico, come oggetti o cibo può influenzare la nostra visione del mondo. Chiedi agli studenti di parlare di come si sentono a riguardo degli effetti della cultura globale intorno al mondo e su di loro personalmente.
Chiedi: I social media hanno un ruolo nella globalizzazione? Chiedi agli studenti di fare esempi quando rispondono.
- Studia il brano dei Pirkei Avot (capitolo 5:17) sulle dispute in nome del Cielo (machloket l’shem shamayim). Puoi fare riferimento al materiale sull’ Hillel e Shamai e la candela Chanukah. Stabiliste se la disputa tra gli Ellenisti e i loro oppositori era una “disputa in nome del Cielo”
- Per ampliare la discussione, puoi usare l’unità Lealtà ai nostri principi e studia i decreti di Antioco e i suoi sforzi per convertire gli Ebrei alla religione ebraica.