La Bontà (Chessed) nel Libro di Ruth

Nel Libro di Ruth (Meghillat Ruth) , la bontà (chessed) si esprime in molti modi diversi. In questa unità si parla del significato della bontà, di come possiamo essere buoni e dell’importanza della bontà nella società.

Unità Età : 9-11, 12-14

fonte

Ruth la Moabita disse a Naomi, “Lasciami andare ai campi per raccogliere i chicchi avanzati, seguendo chiunque ai cui occhi io trovi favore”

Naomi le disse: “Vai pure, figlia mia.”

Quindi, Ruth uscì nel campo e spigolò dietro ai raccoglitori. E le capitò di venire nella parte del campo che apparteneva a Boaz, che era della famiglia di Elimelech. […]

Boaz disse a Ruth: “Figlia mia, ascoltami. Non andare a spigolare in un altro campo e non andartene da qui. Stai qui con le donne che lavorano per me. Guarda il campo mentre gli uomini raccolgono, e segui le donne. Ho detto agli uomini di non alzare una mano su di te. […]

E lei gli disse, “Perchè ho trovato un tale favore ai tuoi occhi, e hai notato me – una straniera?”

וַתֹּאמֶר רוּת הַמּוֹאֲבִיָּה אֶל נָעֳמִי, אֵלְכָה נָּא הַשָּׂדֶה וַאֲלַקֳּטָה בַשִּׁבֳּלִים אַחַר אֲשֶׁר אֶמְצָא-חֵן בְּעֵינָיו. וַתֹּאמֶר לָהּ, לְכִי בִתִּי.

וַתֵּלֶךְ וַתָּבוֹא וַתְּלַקֵּט בַּשָּׂדֶה, אַחֲרֵי הַקֹּצְרִים. וַיִּקֶר מִקְרֶהָ חֶלְקַת הַשָּׂדֶה לְבֹעַז, אֲשֶׁר מִמִּשְׁפַּחַת אֱלִימֶלֶךְ. […]

וַיֹּאמֶר בֹּעַז אֶל רוּת הֲלוֹא שָׁמַעַתְּ בִּתִּי, אַל תֵּלְכִי לִלְקֹט בְּשָׂדֶה אַחֵר, וְגַם לֹא תַעֲבוּרִי מִזֶּה. וְכֹה תִדְבָּקִין עִם נַעֲרֹתָי. עֵינַיִךְ בַּשָּׂדֶה אֲשֶׁר יִקְצֹרוּן, וְהָלַכְתְּ אַחֲרֵיהֶן. הֲלוֹא צִוִּיתִי אֶת הַנְּעָרִים לְבִלְתִּי נָגְעֵךְ. […]

וַתֹּאמֶר אֵלָיו, מַדּוּעַ מָצָאתִי חֵן בְּעֵינֶיךָ לְהַכִּירֵנִי, וְאָנֹכִי נָכְרִיָּה.

 

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ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • In che modo le pratiche ebraiche riflettono i valori ebraici? 
  • Che cosa possiamo imparare dalle diverse generazioni?
  • In che modo ciò in cui crediamo, l’etica o  i valori influenzano il comportamento delle varie persone?
  • In che modo ciò in cui crediamo, l’etica o i valori influenzano il comportamento di persone diverse? 
  • In che modo la letteratura funge da veicolo per il cambiamento sociale?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • Che impatto hanno le azioni di una persona sui processi che accadono intorno a loro?
  • Che valore ha dare per la persona che dà?
  • Che significato ha la bontà in contrasto alla giustizia?
  • Che collegamento c’è tra gli atti di bontà e la creazione di una società equa?

background per l’insegnante

La Meghillat Ruth (Libro di Ruth) è una delle cinque meghillot che si trovano in Ketuvim (il Libro degli Agiografi nel Tanach).  La meghillà racconta la storia di un’importante famiglia che viveva nel territorio di Yehudà durante il periodo dei giudici che si trasferì...

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La Meghillat Ruth (Libro di Ruth) è una delle cinque meghillot che si trovano in Ketuvim (il Libro degli Agiografi nel Tanach). 

La meghillà racconta la storia di un’importante famiglia che viveva nel territorio di Yehudà durante il periodo dei giudici che si trasferì per Moav a causa della carestia. Il capofamiglia e i suoi due figli morirono e la madre, Naomi, rimase con le sue due nuore moabite.

Una delle due nuore, Ruth, dando prova di una grande bontà nei confronti di sua suocera, decide di tornare con lei nella terra di Yehudà e di adottare la religione ebraica.

A causa della sua povertà, Ruth si reca nei campi per spigolare il grano, e capita nel campo di Boaz, un ricco agricoltore, che è parente di Naomi. Boaz nota Ruth e istruisce i raccoglitori a lasciare intenzionalmente delle spighe per Ruth e a fare intenzione a non metterla in imbarazzo.

Ruth ritorna con quanto ha raccolto da Naomi, che rimane sorpresa dalla quantità di prodotto che Ruth ha raccolto. Naomi riconosce l’atto di bontà di Boaz nei confronti di Ruth e vede la catena degli eventi come un atto di Dio.

In seguito, Boaz sposa Ruth e dalla sua discendenza nasce il Re David.

La Meghillat Ruth viene spesso vista come una storia che ci insegna a compiere atti di bontà. Ad esempio, nel Midràsh Ruth Rabbà è detto: “Questa Meghillà  non contiene ne’ purezza ne’ impurità, ne’ divieto ne’ permesso, quindi perché è stata scritta? Per insegnare quanto grande è la ricompensa per chi compie atti di bontà (parshà 2, verso 14).

Gli atti di bontà di cui parla la meghillà sono: la gentilezza di Ruth nei confronti di Naomi nell’accompagnarla nel suo viaggio di ritorno in terra di Yehudà e la sua disponibilità a entrare a fare parte del popolo di Naomi, senza che le fosse promessa alcuna ricompensa per le sue azioni; Ruth che raccoglie cereali per Naomi; la gentilezza di Boaz nei confronti di Ruth nel campo e l’assumersi la responsabilità nei confronti della situazione finanziaria di Ruth e Naomi; Ruth che sposa Boaz per mantenere il suo nome.

Non a caso, la maggior parte degli atti di gentilezza si verificano nel campo e nell’ambito della stagione del raccolto. Nella Torà, il ciclo agricolo della vita è messo in collegamento con la carità ai poveri e ai tre precetti basati sulla bontà nei confronti delle componenti più deboli della società: la spigolatura (leket), lasciare i prodotti dimenticati (shichechà) e lasciare i prodotti agli angoli del campo (peà). Secondo questi tre precetti, i contadini devono lasciare una parte dei prodotti nei campi per i poveri; questi precetti fanno parte di un grande numero di comandamenti morali nella Torà e sono volti a creare una società equa basata, tra gli altri principi, sulla bontà.

La Meghillat Ruth si legge a Shavuot perché si svolge durante la stagione del raccolto, e Shavuot è la festa del raccolto. Shavuot è anche la festività che ricorda il dono della Torà, che mette proprio in risalto l’importanza di essere buoni. Inoltre, si considera che Ruth è una convertita che ha scelto di entrare a far parte del popolo di Israele, con un impegno simile a quello preso dal popolo di Israele presso il monte Sinai – osservare la Torà.

Un’altra spiegazione per il collegamento tra la Meghillat Ruth e la festività di Shavuot e che si ritiene tradizionalmente che Shavuot sia la data della nascita e della morte del Re David che, come si può leggere nella meghillà, era un discendente di Ruth.

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Guarda questo video che mostra in che modo le buone azioni possono essere trasmesse da una persona all’altra.

Discuti le buone azioni mostrate nel video – che cosa ci insegna sull’impatto potente delle piccole buone azioni quotidiane? Anche noi possiamo compiere azioni di questo tipo? Che conseguenze hanno azioni come queste, e che cosa ci impedisce di farle? Quale è il valore aggiunto delle buone azioni che vengono mostrate in questo video, oltre alle azioni stesse (ad esempio, il ragazzo non cerca soltanto di aiutare la donna anziana; inizia anche una conversazione con lei)?
Il modo in cui offriamo aiuto fa differenza o è sufficiente l’atto stesso?
Amplia la discussione con questa domanda: che cosa è un atto di bontà e perché compiamo atti di bontà?
Chiedi agli studenti di raccontare l’uno all’altro le piccolo buone azioni che hanno fatto per gli altri, e che gli altri hanno fatto per loro.

  1. Quali sono i due atti umani di bontà di cui parla la Meghillat Ruth? Spiega perché ognuno di essi costituisce un atto di bontà e, in generale, in che cosa consiste l’atto di bontà in essi. Che atto di bontà descritto è compiuto da Dio e in che modo questo atto è diverso dagli atti di bontà compiuti dalle persone?
  2. In che modo ognuno dei personaggi si sente in seguito alla buona azione? (chi lo compie e il destinatario)
  3. Pensi che ci sia un modo giusto o meno giusto per essere gentili con un’altra persona? Di che cosa dobbiamo essere consapevoli quando compiamo una buona azione per non mettere in imbarazzo o ferire il destinatario. Ad esempio: dobbiamo offrirci di aiutare o dare soltanto a chi ha chiesto aiuto? Ci sono regole per aiutare? In che modo possiamo dare prova di reciprocità negli atti di bontà? E così via).
  4. Che impatto hanno gli atti di bontà sulla società nel suo insieme? Riferisciti, ad esempio, alle buone azioni di cui parla la Meghillat Ruth o a quelle mostrate nel video di cui parlavamo prima.
  5. Che tipi di bontà non sono fisici?
  6. Che atti di bontà hai fatto per gli altri?
  7. A volte le persone si imbarazzano a chiedere o a ricevere aiuto. Perché? Che cosa diresti a una persona che ha bisogno di aiuto ma prova imbarazzo a chiederlo per convincerla a ottenere l’aiuto di cui ha bisogno?  Sai come chiedere aiuto quando ne hai bisogno?
  8. Secondo te, in che modo la Meghillat Ruth è collegata con la festività di Shavuot e perché si legge in occasione di questa festa?
  • Tieni una tavola rotonda con i personaggi della Meghillat Ruth che compiono buone azioni. Dividi gli studenti in gruppo; ogni gruppo rappresenta uno dei personaggi e tutti insieme preparano quel personaggio per la tavola rotonda – leggono i versi pertinenti e discutono delle buone azioni compiute dal loro personaggio. Nella tavola rotonda, puoi fare ai personaggi domande sulle buone azioni e sui loro punti di vista a proposito della bontà e altro.
  • Gli studenti cercano buone azioni di cui parlano recentemente i notiziari o Internet per riscontrare la presenza di queste azioni nella società. Parla di come la rappresentazione delle buone azioni da parte dei media abbia un’influenza sulla nostra sensazione di vivere in una società giusta. Chiedi agli studenti: probabilmente hai notato che i media tendono a mostrare in maniera preponderante gli eventi negativi (incidenti, crimini, corruzione e così via), sia piccoli che grandi, e di mettere da parte le buone azioni. Perché pensi che lo facciano?
  • Pensa a una “iniziativa di bontà” che puoi avere insieme come classe. Innanzitutto, tieni una sessione di brainstorming sulle cause importanti; poi, restringi l’elenco a azioni che gli studenti possano compiere realisticamente da soli, che siano di aiuto e significativi. Parla dell’importanza di assicurarti che dare sia adatto alla capacità di chi deve dare (in questo contesto, puoi parlare del precetto di peà (lasciare ai poveri i cereali agli angoli del campo) – i Saggi hanno stabilito dei limiti per questa mitzvà; ad esempio, non si può dare al povero tutto il campo).
  • Guardate il film “Pagalo in avanti”, basato sul libro scritto da Catherine Ryan Hyde. Il film insegna l’idea di aiutare gli altri; ogni persona aiuta tre persone che, a loro volta, “ricambiano” e aiutano altre tre persone. L’idea presentata nel film ha ispirato molte persone ad adottare l’approccio suggerito nel film. Puoi tenere un’attività di “contraccambiare” in classe consegnando carte che vengono “inoltrate” dagli studenti alla persona per cui è stata compiuta una buona azione.