Leadership e responsabilità nella Meghillat Esther

Nella Meghillat Esther, Esther dà prova di forza e leadership, agendo con senso di responsabilità. In questa unità, scopriremo che cosa siano la leadership e la responsabilità, ispirandoci alla Meghillat Esther e a una personalità ebrea dei nostri giorni, Hannah Senesh.

Unità Età : 12-14

fonte

Mordechai fece recapitare questo messaggio a Esther:

“Non immaginare che tu, tra tutti gli Ebrei, ti salverai la vita stando nel palazzo del re. Al contrario, se rimani in silenzio in questo momento di crisi, il sollievo e la salvezza arriveranno agli Ebrei da un’altra parte, mentre tu e la casa di tuo padre morirete. E chissà, forse sei arrivata ad occupare la posizione reale solo per questa crisi”.

Allora Esther fece rispondere in questo modo a Mordechai:

“Vai, raduna tutti gli Ebrei che vivono a Shushan, e digiunate per conto mio; non mangiate ne’ bevete per tre giorni, notte e giorno. Io e le mie ancelle osserverete lo stesso digiuno. Poi, andrò dal re, sebbene sia contro la legge; e se devo morire, morirò!”

Allora, Mordechai andò [per la città] e fece proprio ciò che Esther gli aveva ordinato.

Meghillat Esther, Capitolo 4, versi 13–17

וַיֹּאמֶר מָרְדֳּכַי לְהָשִׁיב אֶל אֶסְתֵּר: 

אַל תְּדַמִּי בְנַפְשֵׁךְ לְהִמָּלֵט בֵּית הַמֶּלֶךְ מִכָּל הַיְּהוּדִים. 

כִּי אִם הַחֲרֵשׁ תַּחֲרִישִׁי בָּעֵת הַזֹּאת, רֶוַח וְהַצָּלָה יַעֲמוֹד לַיְּהוּדִים מִמָּקוֹם אַחֵר וְאַתְּ וּבֵית אָבִיךְ תֹּאבֵדוּ. וּמִי יוֹדֵעַ אִם לְעֵת כָּזֹאת הִגַּעַתְּ לַמַּלְכוּת.

 

וַתֹּאמֶר אֶסְתֵּר לְהָשִׁיב אֶל מָרְדֳּכָי: 

לֵךְ כְּנוֹס אֶת כָּל הַיְּהוּדִים הַנִּמְצְאִים בְּשׁוּשָׁן וְצוּמוּ עָלַי וְאַל תֹּאכְלוּ וְאַל תִּשְׁתּוּ שְׁלֹשֶׁת יָמִים לַיְלָה וָיוֹם. גַּם אֲנִי וְנַעֲרֹתַי אָצוּם כֵּן. וּבְכֵן אָבוֹא אֶל הַמֶּלֶךְ אֲשֶׁר לֹא כַדָּת, וְכַאֲשֶׁר אָבַדְתִּי, אָבָדְתִּי. וַיַּעֲבֹר מָרְדֳּכָי וַיַּעַשׂ כְּכֹל אֲשֶׁר צִוְּתָה עָלָיו אֶסְתֵּר.

Nahalal, 17 Febbraio 1940

Qualche giorno fa, ho visto due cose: una cartolina da Budapest che Eva mi ha mandato da una festa tenuta da un amico e, per caso, le mie mani, ferite per il lavoro. Per un momento, mi sono chiesta: e’ stato solo uno sciocco romanticismo, contrario all’istinto lasciare la vita facile per scegliere una vita di duro lavoro, la vita di un lavoratore? Ma, dopo un attimo, la mia mente ha trovato la pace. Non potevo vivere la vita della Diaspora. Il mio posto è qui nella Terra di Israele. L’unica domanda è se, qui, io abbia scelto una buona strada. Penso di sì. Penso che non sarò una semplice lavoratrice. Desidero cercare modi per migliorare le cose, per crescere, per aiutare e spero che avrò anche la capacità di farlo.

 

Haifa, 25 Dicembre1943

Vi sono eventi alla cui luce la vita umana perde il suo valore. La persona si trasforma in un oggetto, un giocattolo privo di valore e sorge la questione di dover far qualcosa, anche a costo della vita.

[…]

C’è bisogno di persone con animo ardito, privo di preconcetti, persone che sanno e vogliono pensare per se e non essere schiavi meccanici di idee congelate. E’ molto difficile. E’ facile imporre una regola per la gente: vivi in questo modo. Più difficile è vivere secondo schemi di vita che sono già stati costituiti. Ma ciò che è più difficile è stabilire nuovi modi di vivere per noi stessi; l’autocritica è costante. Mi sembra che questo sia l’unico modo per costruire una nuova vita, una vita completa.

(Brani tratti dal Diario di Hannah Senesh)

ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • Quali risorse sostengono/permettono/ispirano la mia crescita?
  • In che modo sappiamo come prendere buone decisioni?
  • Che responsabilità ha l’individuo nei confronti della comunità e la comunità nei confronti dell’individuo?
  • Quali fattore inducono gli individui/le comunità/le nazioni a compiere un grande sacrificio e con quali conseguenze?
  • In che modo sono connesso al popolo ebraico?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • Che importanza hanno le varie decisioni di leadership prese dai vari personaggi della meghillà nell’ambito della trama della storia?
  • Che cosa possiamo imparare dalla trasformazione di leadership di Esther?
  • In che modo si esprime la leadership femminile nella meghillà?
  • Che ispirazione possiamo trarre dai leader?

background per l’insegnante

La leadership è la capacità di attuare cambiamenti o di influenzare la realtà conducendo il prossimo verso un obiettivo condiviso. Le teorie psicologiche moderne vedono la leadership come una capacità che esiste a livello maggiore o minore in ogni persona e ritengono che alcuni...

leggi ancora

La leadership è la capacità di attuare cambiamenti o di influenzare la realtà conducendo il prossimo verso un obiettivo condiviso. Le teorie psicologiche moderne vedono la leadership come una capacità che esiste a livello maggiore o minore in ogni persona e ritengono che alcuni tratti associati alla leadership possano essere rafforzati. Le capacità di leadership comprendono la capacità di presentare una visione, di servire da esempio personale, di prendere e attuare decisioni, di mettere in atto cambiamenti, di fare lavorare altre persone in vista di un obiettivo e di delegare la responsabilità, nonché il coraggio.

All’inizio della Meghillà , Esther viene presentata come un personaggio passivo che viene portato al palazzo contro la sua volontà, e che agisce secondo i desideri e le istruzioni degli uomini della sua vita. Ma, nel corso della storia, sviluppa capacità di leadership e, alla fine, diventa una leader per il popolo ebraico, a fianco di Mordechai. Questo passaggio dalla passività all’attivismo è influenzata da una conversazione con Mordechai, durante cui quest’ultimo le fa comprendere che è nella posizione di salvare il popolo ebraico. Esther prende l’iniziativa e, con senso di responsabilità, è pronta ad affrontare il Re Achashverosh per perorare la causa del suo popolo, nonostante il pericolo che comporta comparire dinnanzi al re senza essere stata invitata.

Occupare una posizione di leadership spesso richiede coraggio, nonché l’assunzione della responsabilità di fronte ai possibili costi di questa attività. A questo riguardo, Esther delega la responsabilità e chiede a Mordechai di radunare il popolo ebraico nella città di Shushan e di digiunare per lei, per appellarsi alla misericordia di Dio prima di affrontare il re. Dà anche un esempio personale, poiché anche lei e le sue ancelle digiunano. Alla fine, riesce a salvare il popolo ebraico attraverso le sue capacità di leadership e il suo senso di responsabilità per il destino del suo popolo.

Hannah Senesh (1921–1944) è stata una combattente ebraica che è immigrata in terra di Israele dall’Ungheria, per spirito di Sionismo, entrando a far parte del Kibbutz Sdot Yam, dove svolgeva lavori agricoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale, si offrì volontaria per combattere contro i Nazisti all’interno dell’esercito britannico. Nel 1943 si unì a un gruppo di soldati il cui scopo era paracadutarsi nel territorio europeo. Il gruppo si paracadutò in Europa nel 1944. Dopo molti mesi, la Senesh fu catturata dai soldati ungheresi e fu giustiziata all’età di 23 anni. Tenne un diario fino al suo ultimo giorno, e in esso possiamo vedere le caratteristiche personali che la portarono a svolgere un ruolo così coraggioso, con senso di missione e di responsabilità per il destino del popolo ebraico.

Nei due brani tratti dal suo diario presentati in questa unità, possiamo vedere lo sviluppo della Senesh come leader. Il primo brano è stato scritto dopo che era immigrata in terra di Israele, rinunciando a un vita agiata per diventare una comune bracciante agricola. Questa decisione rappresenta il coraggio e la determinazione e, dalle sue parole, impariamo che possedeva senso di responsabilità nonché il desiderio di agire e contribuire. Il secondo brano esprime la realizzazione della sua aspirazione a contribuire su scala ancora maggiore, attraverso l’atto eroico e rischioso per la vita di unirsi alla lotta antinazista. L’inizio del brano ricorda il dilemma che aveva affrontato Esther: rimanere un “giocattolo privo di valore” o portare un grande contributo anche a rischio delle propria vita.

apertura opzionale
per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
per approfondire ulteriormente

Presenta agli studenti le immagini di noti leader (leader politici, sociali, la regina Esther e altro) senza dire loro che ciò che hanno tutti in comune è essere leader. Chiedi agli studenti di parlare, in gruppi, di ciò che hanno in comune tutti questi personaggi, che caratteristiche di spicco hanno e per cosa sono noti.

Spiega agli studenti che i leader hanno determinate caratteristiche. Falli lavorare a coppie e chiedi a ogni coppia di studenti di presentare un elenco di caratteristiche dei leader, di provare a definire che cosa sia un leader e di che cosa abbia bisogno di fare una persona per essere un leader. Poi, invita gli studenti a condividere le risposte con tutta la classe.

Domanda pertinente a Esther 2: 5–20:

  1. all’inizio della meghillà, prima che Mordechai le dica dei piani di Haman, Esther è una leader? Spiega.
  2. Nel corso della meghillà, Esther passa da un ruolo passivo a un ruolo attivo. Secondo il testo, che cosa è responsabile di questo cambiamento? Secondo te, quali sentimenti l’hanno portata a cambiare la sua posizione?
  3. Che cosa ha fatto Esther dopo aver iniziato a provare un senso di responsabilità per il popolo ebraico che testimonia la sua leadership?
  4. Che caratteristiche pensi debba avere un leader? Quale personaggio della meghillà dà prova di queste caratteristiche?
  5. Pensi che la capacità di essere un leader sia qualcosa di innato nelle persone? Ci sono persone che possono essere eroi e altre che non possono? La capacità di leadership può essere sviluppata? Spiega le tue risposte.
  6. Non tutti vogliono ricoprire una posizione di leadership. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ricoprire questa posizione? Che rischi può affrontare un leader? In che modo un leader può commettere errori e in che impatto hanno gli errori commessi da un leader sui suoi seguaci?
  7. Il senso di responsabilità può condurre il popolo a assumere la posizione di leadership. A che cosa altro può portare il senso di responsabilità? Fai un esempio tratto dalla tua vita in cui ti sei sentito responsabile di qualcosa. In che modo hai agito per adempiere alla tua responsabilità?
  8. Quali motivi egoistici a volte possono portare qualcuno a voler essere un leader? Quali conseguenze ci potrebbero essere?
  9. C’è differenza tra la leadership associata a un lavoro ufficiale (ereditare il ruolo di re o di regina, essere eletto primo ministro o ricevere un incarico) e la leadership che si basa sulle caratteristiche e sulle azioni di un individuo?
  10. Il Re Achashverosh era un leader in base al suo incarico ufficiale, ma sembra che non possedesse le caratteristiche che un leader ha bisogno di avere e, perciò, era facile da manipolare. In che circostanze una persona che non possiede le capacità di leader finisce per assumere un ruolo di leader? Che problemi comporta?

Domande collegate ai brani tratti dal diario di Hannah Senesh

  1. Che parallelismi ci sono tra la storia di Hannah Senesh e la storia di Esther? In che cosa sono diverse tra loro queste storie?
  2. Perché Esther agisse sul suo senso di responsabilità per il popolo ebraico, ha dovuto sacrificarsi e mettersi in pericolo comparendo di fronte al re senza essere stata invitata. Che sacrificio cita Hannah Senesh nel suo diario?  Perché pensi che abbia scelto quella strada, nonostante il sacrificio che comportava?
  3. Quando Hannah Senesh si trasferì in terra di Israele, non pensava che avrebbe assunto un ruolo di leadership in un’operazione che avrebbe messo in pericolo la sua via. Fai esempi di altri leader come Esther o Hannah Senesh che sono stati indotti da uno sviluppo imprevisto della vita a assumere responsabilità e a rischiare molto, forse persino la propria vita, per un bene superiore.
  • Dopo aver letto i testi, chiedi agli studenti: Quali dei tratti caratteristici della leadership che hai annotato all’inizio della lezione ritrovi nei due personaggi? Quali caratteristiche non ritroviamo? Sono caratteristiche necessarie?
  • Chiedi a ogni coppia di studenti di condurre una conversazione in cui ogni studente rappresenta un personaggio diverso: Esther o Hanna Senesh. Mentre gli studenti interpretano il personaggio, chiedi loro di parlare delle difficoltà che hanno affrontato quando hanno preso le decisioni e di che cosa li abbia portati a decidere di mettere a rischio la propria vita. Riunisci nuovamente la classe e parla delle differenze tra i due personaggi. Fai riferimento al fatto che vi sono diversi aspetti nella leadership.
  • Invita gli studenti a reagire alle parole di Hanna Senesh scrivendole una lettera. Oppure, presentate le sue parole come in un post e create una catena di reazioni a quel post. Potete riferirvi alle sue parole in ogni altro modo creativo. Come parte dell’esercizio, chiedi agli studenti di esprimere le loro idee sulle parole: discutendo o offrendo sostegno o esprimendo le proprie idee riguardo alla responsabilità personale.
  • Confronta le due attività di leadership e l’assunzione della responsabilità per il destino del popolo ebraico in cui Hannah Senesh si impegna nei due brani tratti dal suo diario: (1) unirsi ai pionieri e contribuire all’insediamento ebraico nella terra di Israele e (2) una missione con pericolo di vita per salvare vita. Che differenza c’è tra le due? Una di queste attività è più importante dell’altra? In che circostanze è necessaria e appropriata ognuna di queste leadership? 
  • A volte, nella loro vita, gli studenti si trovano a affrontare situazioni in cui hanno bisogno di prendere decisioni di leadership. Chiedi a ogni studente di pensare a un esempio di situazioni di questo tipo accadute nella loro vita (in una gara sportiva, nel contesto di un movimento giovanile, come parte di un comitato di classe, a casa con i fratelli e altro). Fai prendere a ogni studente un pezzo di carta, facendo scrivere il nome in un angolo. In cima alla pagina, fai scrivere allo studente una problema di leadership che hanno affrontato o che potrebbero affrontare nella situazione che hanno scelto. Fai loro passare il foglio a almeno tre compagni di classe, che scriveranno dei consigli su come si dovrebbe comportare lo studente in quella situazione. Dopo che è stato scritto ogni consiglio, piega il foglio come una fisarmonica in modo che lo studente successivo non possa vedere i consigli che sono già stati dati. Al termine dell’esercizio, ogni foglio deve essere restituito allo studente originale, in modo che possa vedere i consigli che sono stati dati e considerare come dovrebbe comportarsi o si sarebbe dovuto comportare. Chiedi a alcuni studenti di illustrare a tutta la classe il consiglio che hanno ricevuto e di spiegare che cosa ne pensi. Chiedi loro di descrivere i problemi e i dilemmi importanti che riguardano i suggerimenti offerti.
  • Scopri le differenze tra autorità e leadership nell’unità su Il potere nella Meghillat Ester.
  •  Raccomandiamo di collegare questa fonte con l’argomento generale di imparare i valori e i comportamenti dalla storia ebraica. In questo contesto, puoi studiare l’unità In ogni generazione, che tratta della responsabilità nei confronti di chi sta soffrendo, ispirandosi all’uscita dall’Egitto; l’unità su La Bontà (Chessed) nel Libro di Ruth, che tratta dell’occuparsi dei bisognosi ispirandosi alla storia di Ruth e con la risorsa Lealtà ai nostri principi, che tratta della conservazione dei nostri valori e dei nostri principi di fronte alle difficoltà, ispirata agli Asmonei.
  • Hannah Senesh ha scritto anche poesie belle e toccanti. Puoi studiare la poesia di Hannah  Senesh che compare nell’unità Che cosa è la preghiera?, per scoprire di più su altri aspetti della sua personalità.