Formule di preghiera

Quando i Saggi hanno formalizzato le preghiere ebraiche hanno usato espressioni fisse che possiamo chiamare “formule di preghiera” (o preghiere prestabilite). In questa lezione studieremo alcune di queste formule e ne comprenderemo l’importanza.

Unità Età : 12-14

fonte

Accadde durante la Guerra di Liberazione [la Guerra di Indipendenza di Israele, 1948, 1949]… Quando scese il buio, tutto era pronto e stavamo aspettando l’attacco previsto per l’alba. Ero sdraiato in una delle trincee nel frutteto, iniziai a immaginare che cosa sarebbe accaduto all’alba del nuovo giorno – e fui colto da una terribile paura. […] E poi, a un certo punto, sentii un forte desiderio di pregare – ma non sapevo farlo. Non sapevo a memoria nessuna preghiera. Pregai con parole semplici come ritenevo meglio. Ma ricordo il forte desiderio di fare le stesse preghiere che gli Ebrei dicono da generazioni – anche se non conoscevo nemmeno una di esse.

Mordechai Bar-On, La fede del non credente, Ptachim b, Kislev 1968

Esempi di Formule di Preghiera:

Inizio delle Birchot Ha-Nehenin – preghiere che si recitano sul cibo e altre esperienze

Che Tu sia benedetto, Re dell’universo…

בָּרוּךְ אַתָּה ה’ אֱ-להֵינוּ מֶלֶךְ הָעולָם

Inizio delle benedizioni sui precetti

Che Tu sia benedetto, Re del mondo, che ci ha santificati con le sue Mitzvot e ci ha comandato…

בָּרוּךְ אַתָּה ה’ אֱ-להֵינוּ מֶלֶךְ הָעולָם אֲשֶׁר קִדְּשָׁנוּ בְּמִצְווֹתָיו וְצִוָּנוּ

Inizio delle preghiere

Che Tu sia benedetto, Re, nostro Dio e Dio dei nostri padri…

בָּרוּךְ אַתָּה ה’, אֱ-להֵינוּ וֵאלהֵי אֲבותֵינוּ

Inizio delle suppliche (preghiere con cui chiediamo qualcosa a Dio)

Sia la Tua volontà (Re, nostro Dio e Dio dei nostri padri…)

יְהִי רָצוֹן מִלְּפָנֶיךָ (ה’, אֱ-להֵינוּ וֵאלהֵי אֲבותֵינוּ)

conclusione delle preghiere

Che Tu sia benedetto, Re ( seguito da parole pertinenti alla preghiera)

בָּרוּךְ אַתָּה ה’…

Parole specieli di Preghiere

Amen, Amen Sela, Halleluya

אמן, אָמֵן סֶלָה, הַלְלוּיָהּ.

ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • In che modo i valori e le tradizioni hanno un’influenza sul mantenimento delle mie tradizioni ebraiche? 
  • Che cosa possiamo imparare dalle diverse generazioni?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • In che modo le formule di preghiera prestabilite arricchiscono l’esperienza della preghiera?
  • In che modo la preghiera ci collega al nostro passato?
  • In che modo la preghiere ci collega ad altre comunità ebraiche?
  •  Perché a volte abbiamo bisogno di usare le parole di qualcun altro per esprimere i nostri pensieri?

background per l’insegnante

La maggior parte delle preghiere e delle benedizioni ebraiche sono state composte durante il periodo della Mishnà e quello del Talmud (circa 1500-2000 anni fa). I Saggi hanno creato formule fisse che si ripetono nelle diverse preghiere. Queste formule creano effettivamente un “linguaggio” per...

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La maggior parte delle preghiere e delle benedizioni ebraiche sono state composte durante il periodo della Mishnà e quello del Talmud (circa 1500-2000 anni fa). I Saggi hanno creato formule fisse che si ripetono nelle diverse preghiere. Queste formule creano effettivamente un “linguaggio” per la preghiera.  

Le formule fisse sono molto importanti per l’aspetto cerimoniale della preghiera, fungono da segni all’interno della funzione (l’inizio di una preghiera, il suo termine e così via) e ci aiutano a ricordare le preghiere, collegandoci con il popolo ebraico e la sua tradizione.

Le parole Amen, Sela e Halleluya provengono tutte dal Libro dei Salmi. Probabilmente si tratta di formule molto antiche associate a canti di lode. La parola “Amen” può significare “verità”, e serve a confermare la veridicità di ciò che abbiamo appena detto nella nostra preghiera. L’origine della parola “Sela” non è chiara, ma può essere associata all’idea dell’eternità; è un termine che si usa per confermare e rafforzare la preghiera. “Halleluya” è composta dalle due parole ebraiche hallelù e ya, che significano “lodare Dio”.

Mordechai Bar-On  è nato da una famiglia laica a Tel Aviv. E’ stato ufficiale nell’Esercito israeliano e ha ricoperto cariche elevate, tra cui Capo dell’Istruzione. Era storico professionista. 

apertura opzionale
per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
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Dì agli studenti che vuoi scrivere un breve messaggio con due sole frasi a un amico che sta per festeggiare il compleanno. Chiedi agli studenti di pensare a una benedizione o a un messaggio e di scriverlo senza dirlo a alta voce. Poi, chiedi ad almeno dieci studenti di leggere il proprio messaggio.

Scrivi alla lavagna le espressioni ricorrenti (buon compleanno, congratulazioni, buona fortuna, spero che… e così via). Puoi mettere una canzone che includa alcune di queste espressioni.

Parla: che cosa possiamo imparare dal fatto che molti di noi hanno usato le stesse parole e espressioni? Non significa che siamo pigri o non originali; significa che un’espressione particolare è diventata accettata e ampiamente conosciuta. La gente capisce immediatamente che cosa significa, come una lingua con parole e lettere conosciute. 

Ora esploreremo il “linguaggio” della preghiera.

  1. Perché usiamo formule fisse in tutte le preghiere?
  2. Che valore aggiungono alle benedizioni e alle preghiere le formule fisse rispetto a lasciar dire a ognuno ciò che si sente?
  3. Quando, nella nostra vita, usiamo formule o espressioni e in che modo ci aiuta?
  4. Fai un esempio di un caso in cui una formula fissa ci consente di stabilire un legame con Ebrei che provengono dea una comunità diversa.
  5. Le formule fisse presentano anche svantaggi e limitazioni. Fai qualche esempio.

Dopo aver sentito la storia:

  1. Quale situazione ha indotto il narratore a sentire un forte desiderio di dire una preghiera?
  2. Come ti sei sentito quando hai letto la storia? Ti sei identificato con il narratore o sei rimasto sorpreso per come si è sentito? Spiega la tua risposta.
  3. Se potessi incontrare Bar-On, che cosa gli chiederesti sulle sue esperienze dopo la guerra? Che cosa vorresti chiedergli dal tuo punto di vista di bambini ebrei che vivono fuori da Israele?
  4. Secondo il suo racconto, perché ha provato un particolare desiderio di parole stabilite e famigliari?
  5. Che motivi senti che ci possono essere per usare parole prestabilite invece di inventare la preghiera al momento?
  6. Quando le persone tradizionaliste affrontano un pericolo, spesso recitano i Salmi – anche se non ha nulla a che fare con il problema che stanno affrontando. In base alla storia perché lo fanno?
  7. Non senti mai il forte desiderio di pregare? Se è così, che parole usate?
  • Usa le formule prestabilite per scrivere alcune preghiere e benedizioni personali. Pensa a un’occasione in cui ti piacerebbe pregare o dire una benedizine. Scegli un’apertura e una fine dall’elenco e completa la sezione di mezzo della preghiera. Cerca di usare parole serie e eleganti adatte alle preghiere.
  •  L’ebraico non è la lingua che parliamo quotidianamente. Pensi che sia meglio pregare e dire benedizioni in ebraico o nella tua lingua? Indici un dibattito su questo argomento e scegli due rappresentanti che presentino le opinioni opposte. Potrebbero preparare le loro argomentazioni con la classe o con un piccolo gruppo di studenti. Dopo avere presentato il loro caso, gli studenti votano se usare l’ebraico o la loro lingua corrente quando pregano.
  • Studia la preghiera della Amidà, che comprende 19 benedizioni e usa molte delle espressioni e formule che abbiamo studiato. Fai attenzione a quale formula compare all’inizio della preghiera e perché. Identifica le espressioni di chiusura delle diverse benedizioni. Che cosa hanno in comune e che differenze vedi? 
  • Approfondisci tipi di preghieras e acquista famigliarità con le diverse formule che nelle preghiere esprimono lode, richieste e ringraziamenti.
  • Impara il concetto di Kavanah – intenzione – la sfida che ci si presesnta quando le formule prestabilite ci rendono difficile pregare dal cuore.