I Dieci comandamenti

In questa risorsa scopriremo i Dieci Comandamenti, che costituiscono un fondamento morale per il popolo ebraico e hanno ispirato anche altre nazioni. Tratta anche dell’importanza dei ruoli per la società e l’individuo.

Unità Età : 9-11, 12-14

fonte

E Dio disse tutte queste parole:

Io sono il SIGNORE tuo Dio, che ti ha condotto fuori dall’Egitto, fuori dalla terra della schiavitù.

Non avrai altre divinità al di fuori di me. Non ti inchinerai ad esse ne’ le adorerai

Non nominerai il nome del SIGNORE tuo Dio invano […]

Ricorda il giorno dello Shabbat santificandolo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tua opera ma il settimo giorno è Shabbat per il SIGNORE tuo Dio. In esso non compierai alcun lavoro, ne’ tu, ne’ tuo figlio o tua figlia, ne’ il tuo servo o la tua serva […]

Onora tuo padre e tua madre affinchè tu possa vivere a lungo nella terra che il SIGNORE tuo Dio ti sta dando.

Non uccidere.

Non commettere adulterio.

Non rubare.

Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

Non desiderare la casa del tuo vicino. Non desiderare la moglie del tuo vicino, il suo servo o la sua serva, il suo bue o il suo asino o nulla che appartenga al tuo prossimo.”

(Esodo 20, 1-14)

וַיְדַבֵּר אֱ-לֹהִים אֵת כָּל הַדְּבָרִים הָאֵלֶּה לֵאמֹר:

אָנֹכִי ה’ אֱ-לֹהֶיךָ אֲשֶׁר הוֹצֵאתִיךָ מֵאֶרֶץ מִצְרַיִם מִבֵּית עֲבָדִים.

לֹא יִהְיֶה לְךָ אֱלֹהִים אֲחֵרִים עַל פָּנָי. לֹא תַעֲשֶׂה לְךָ פֶסֶל וְכָל תְּמוּנָה. […] לֹא תִשְׁתַּחֲוֶה לָהֶם וְלֹא תָעָבְדֵם […].

לֹא תִשָּׂא אֶת שֵׁם ה’ אֱ-לֹהֶיךָ לַשָּׁוְא […].

זָכוֹר אֶת יוֹם הַשַּׁבָּת לְקַדְּשׁוֹ. שֵׁשֶׁת יָמִים תַּעֲבֹד וְעָשִׂיתָ כָּל מְלַאכְתֶּךָ. וְיוֹם הַשְּׁבִיעִי שַׁבָּת לה’ אֱ-לֹהֶיךָ לֹא תַעֲשֶׂה כָל מְלָאכָה אַתָּה וּבִנְךָ וּבִתֶּךָ עַבְדְּךָ וַאֲמָתְךָ וּבְהֶמְתֶּךָ וְגֵרְךָ אֲשֶׁר בִּשְׁעָרֶיךָ. […]

כַּבֵּד אֶת אָבִיךָ וְאֶת אִמֶּךָ לְמַעַן יַאֲרִכוּן יָמֶיךָ עַל הָאֲדָמָה אֲשֶׁר ה’ אֱ-לֹהֶיךָ נֹתֵן לָךְ.

לֹא תִרְצָח.

לֹא תִנְאָף.

לֹא תִגְנֹב.

לֹא תַעֲנֶה בְרֵעֲךָ עֵד שָׁקֶר.

לֹא תַחְמֹד בֵּית רֵעֶךָ, לֹא תַחְמֹד אֵשֶׁת רֵעֶךָ וְעַבְדּוֹ וַאֲמָתוֹ וְשׁוֹרוֹ וַחֲמֹרוֹ וְכֹל אֲשֶׁר לְרֵעֶךָ.

ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • In che modo le pratiche ebraiche riflettono i valori ebraici?
  • In che modo la storia della Torà è la mia storia?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • Fino a che punto le leggi della Torà si collegano a me? Perché?
  • In che modo il dono della Torà si collega a me?
  • Che posto occupano le regole nella nostra vita?

background per l’insegnante

Nella Torà, Shavuot è una festività agricola – la festa del raccolto e delle primizie. Sono stati i Chazal (i nostri Saggi) a collegare questa festività all’evento più formativo della storia del popolo ebraico – quando il popolo ebraico si ritrovò insieme presso il...

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Nella Torà, Shavuot è una festività agricola – la festa del raccolto e delle primizie. Sono stati i Chazal (i nostri Saggi) a collegare questa festività all’evento più formativo della storia del popolo ebraico – quando il popolo ebraico si ritrovò insieme presso il monte Sinai e, secondo la tradizione, Moshè ricevette le luchot habrit – le Tavole del Patto da Dio e le passò al popolo.

Nel Libro dell’Esodo si narra che sulle tavole erano scritti i dieci comandamenti che Dio pronunciò rivolgendosi alla nazione che era lì riunita. Per questo motivo, i versi della Torà in cui si descrivono il patto stipulato al Monte Sinai e i dieci comandamenti vengono letti ad alta voce in sinagoga ogni anno il mattino di Shavuot.

I dieci comandamenti sono diventati le pietre miliari del sistema sociale e legale del popolo ebraico e hanno influenzato anche le altre culture.
I dieci comandamenti compaiono due volte nella Torà, con alcuni cambiamenti lievi ma importanti (la seconda versione si trova nel Libro del Deuteronomio. La divisione dei comandamenti in dieci articoli non è contrassegnata nel testo e vi sono vari suggerimenti riguardo alla suddivisione.
Si usa dividere i dieci comandamenti in leggi tra l’uomo e Dio e leggi tra le persone.

Nonostante i dieci comandamenti abbiano uno status speciale perché, secondo la tradizione, sono stati dati al Monte Sinai, secondo la legge ebraica non godono di uno status più speciale degli altri comandamenti e regole della Torà – e abbiamo l’obbligo di osservarli tanto quanto gli altri comandamenti elencati nei cinque libri della Torà.

Le leggi della Torà ricordano il Codice di Hammurabi, un’altra serie di leggi morali del mondo antico che risalgono all’incirca allo stesso tempo. Esaminando le differenze tra il Codice di Hammurabi e le leggi della Torà, possiamo imparare i valori che hanno contraddistinto e differenziato l’Ebraismo dalla visione del mondo prevalente a quell’epoca.

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per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
per approfondire ulteriormente
  • Gli studenti devono lavorare in gruppi per creare una serie di regole per la classe articolandole in dieci regole che assicurino sia il bene comune in classe che il bene dell’individuo.
    Tieni in considerazione quali regole sono in comune per i vari gruppi e quali principi e visioni del mondo stiano alla base di queste regole.
    Pensa anche a quali regole sono universali e rilevanti per tutti gli studenti del mondo e quali sono specifiche per la classe e forse per le altre classi della scuola. Quali sono collegate ai rapporti interpersonali? Quali sono collegate al carattere ebraico della scuola? E così via.
  • Quale è lo scopo delle varie regole? Mostra agli studenti un’illustrazione e discuti:
    In che modo il recinto influenza il gioco? In che modo a volte le regole portano alla libertà e alla liberazione in circostanze specifiche? Fai alcuni esempi di regole di questo tipo nella tua vita (puoi fare un esempio per spiegare: le regole anti-violenza a scuola danno agli studenti la libertà di girare liberamente sentendosi al sicuro).
  1. Il Libro dell’Esodo ci dice che i dieci comandamenti furono dati presso il Monte Sinai. Perché pensi che i comandamenti siano stati dati nell’ambito di un evento così suggestivo che viene ricordato in ogni generazione?
  2. Dai dieci comandamenti possiamo imparare quali valori fossero importanti per il popolo ebraico quando fu fondato . Parla di due o tre di questi valori. Sei d’accordo che siano stati inclusi nei dieci comandamenti? Spiega.
  3. Quale dei dieci comandamenti ti aspetteresti di vedere anche in una società che non è collegata alla Torà?
  4. Nei dieci comandamenti vi sono due tipi di leggi: quelle che riguardano l’interazione tra le persone (בין אדם לחברו) e quelle che riguardano l’interazione tra le persone e Dio. Pensa a quale categoria appartiene ognuno dei comandamenti. Ce ne sono alcuni che non siete sicuri a quale categoria appartengano?
  5. Quali comandamenti pensi siano più importanti per mantenere una società come si deve? Quali ritieni meno rilevanti ai tempi moderni? Spiega.
  6. Quali comandamenti sono significativi per te personalmente? Perché?
  7. Quali regole sono importanti per la società?
  8. Alcune persone si sentono più a loro agio senza regole, e altre si sentono più a loro agio con le regole. Dove ti ritrovi nello spettro tra questi due tipi di personalità? Ci sono volte in cui preferisci avere delle regole e volte in cui preferisci non averle? Spiega i vantaggi e gli svantaggi delle regole nella nostra vita privata.
  9. I dieci comandamenti si dividono in obblighi e divieti. Che differenza c’è tra il comandamento che prescrive di fare qualcosa e uno che prescrive di non farlo? Classifica i comandamenti secondo queste due categorie.
  • Fai scrivere agli studenti l’undicesimo comandamento, qualcosa che secondo loro manca dai dieci comandamenti. Chiedi agli studenti se il comandamento che hanno scelto è universale, ebraico o personale. Questo può aprire una discussione sul loro legame personale con i dieci comandamenti e con la possibilità di rinnovarne il contenuto.
  • Gli studenti scelgono uno dei comandamenti, lo studiano e creano un progetto artistico ispirato a quel comandamento, che presenteranno al resto della classe. Chiedi agli studenti di presentare nell’opera sia il loro legame personale con il comandamento scelto che il valore ebraico che riflette.
  • Ognuno dei comandamenti solleva molte domande che richiedono ulteriori considerazioni e chiarimenti. Chiedi agli studenti di sceglierne uno in cui non è del tutto chiaro che cosa dovremmo fare, e di scrivere alcune domande che derivano da esso o da situazioni a esso collegate. Ad esempio, il comandamento di “onorare i genitori” – significa che dobbiamo fare tutto ciò che i genitori ci chiedono? Oppure, “non rubare” – come la mettiamo con scaricare canzoni o video online? E’ considerato rubare? E così via.
    Per rendere l’attività più sperimentale, puoi scrivere ogni comandamento su un cartellone, appenderlo nell’aula e fare scrivere agli studenti le loro domande sopra.
  • Studia la seconda versione dei dieci comandamenti che compare, con alcuni cambiamenti, nel libro del Deuteronomio (5, 6-17). Esamina le differenze tra i due testi e pensa a che cosa si potrebbe imparare da questa differenze e come si possono spiegare.
  • Che aspetto hanno le Tavole del Patto? (luchot habrit)?
    La Torà non spiega molto nel dettaglio oltre al fatto che erano fatte di pietra e erano incise da entrambi i lati. E così, generazioni di commentator e artisti hanno dato libero sfogo alla loro immaginazione per suggerire come è venuta al mondo la parola di Dio. La maggior parte delle interpretazioni sono collegate al ruolo dei comandamenti come la legge di Dio.
    1. Il Midrash Tanchuma, ad esempio, suggerisce che l’incisione dei Comandamenti nella pietra sia stata fatta con il fuoco – un mezzo adeguato per la parola di Dio: “E la Torà, con cosa è stata scritta? Su fuoco bianco in fuoco nero” (Tanchuma Bereshit 1)
    2. I Saggi suggeriscono che nemmeno la pietra non fosse una pietra regolare, ma piuttosto una pietra preziosa – lo zaffiro (secondà Rabbà 32, 2), un’interpretazione che si ricollega all’idea che le parole della Torà sono preziose per noi.
    3. A causa del divieto del secondo comandamento di fare statue e immagini, per un lungo period di tempo gli Ebrei non si sono espresso attraverso l’arte. Le poche immagini fatte delle tavole solitamente si presentano sotto forma di doppie tavolette, come vediamo nell’ illustrazione della sukkah o in grafia antica. I Cristiani disegnavano le tavole di forma diversa, come un rotolo, un libro, oppure come in  compresse leggermente arrotondate. Poiché la Torà è un tipo di contratto, un patto, il disegno riflette il tipo di contratto della loro epoca.
      Con queste fonti, vediamo che i commentatori hanno scelto (attraverso le parole o l’arte) di descrivere le Tavole in modo che ne rifletterebbe l’importanza e il contenuto.
      Se potessi descrivere le tavole usando una qualunque immagine – che cosa sceglieresti?