“C’è un certo popolo” — Vivere come minoranza

Vivere in minoranza costituisce una sfida in ogni società. Gli Ebrei hanno affrontato molte sfide sotto forma di visioni antisemitiche in considerazione delle loro usanze uniche, che li distinguono dagli altri. In questa lezione, scopriremo i diversi approcci per affrontare questa sfida.

Unità Età : 12-14

fonte

Ma Ester aveva tenuto nascoste la sua origine famigliare e la sua nazionalità, come le aveva detto di fare Mordechai, poiché continuava a seguire le istruzioni di Mordechai come aveva fatto quando la stava allevando.

Meghillat Ester, capitolo 2:2

אֵין אֶסְתֵּר מַגֶּדֶת מוֹלַדְתָּהּ וְאֶת עַמָּהּ כַּאֲשֶׁר צִוָּה עָלֶיהָ מָרְדֳּכָי.

וְאֶת מַאֲמַר מָרְדֳּכַי אֶסְתֵּר עֹשָׂה כַּאֲשֶׁר הָיְתָה בְאָמְנָה אִתּוֹ.

Tutti i funzionari reali alle porte del re si inginocchiavano ad Haman, poiché il re lo aveva ordinato per lui. Ma Mordechai non si inginocchiava e non si prostrava.

Meghillat Ester, capitolo 3:2

וְכָל עַבְדֵי הַמֶּלֶךְ אֲשֶׁר בְּשַׁעַר הַמֶּלֶךְ כֹּרְעִים וּמִשְׁתַּחֲוִים לְהָמָן, כִּי כֵן צִוָּה לוֹ הַמֶּלֶךְ; וּמָרְדֳּכַי לֹא יִכְרַע וְלֹא יִשְׁתַּחֲוֶה.

E Haman disse al re Assuero: “C’è un certo popolo sparso tra i popoli in tutte le provincie del tuo regno che si tiene separato. Le loro usanze sono diverse da quelle di tutti gli altri popolo e non obbediscono alle leggi del re; non è nell’interesse migliore del re tollerarli.

Meghillat Ester, Capitolo 3:8

וַיֹּאמֶר הָמָן לַמֶּלֶךְ אֲחַשְׁוֵרוֹשׁ: יֶשְׁנוֹ עַם אֶחָד מְפֻזָּר וּמְפֹרָד בֵּין הָעַמִּים בְּכֹל מְדִינוֹת מַלְכוּתֶךָ וְדָתֵיהֶם שֹׁנוֹת מִכָּל עָם וְאֶת דָּתֵי הַמֶּלֶךְ אֵינָם עֹשִׂים וְלַמֶּלֶךְ אֵין שֹׁוֶה לְהַנִּיחָם.

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ndamentali per la programmazione

domande essenziali

  • In che modo si forma un’identità che rimane vera e autentica per se stessi? 
  • Che cosa rende forte una comunità ebraica?
  • In che modo sono una parte importante della mia comunità?
  • Che cosa possiamo imparare dalle diverse generazioni? 
  • In che modo sono connesso al popolo ebraico?

domande di contenuto collegate alle domande essenziali

  • Quali fattori influiscono nel determinare se una persona rivelerà pienamente o nasconderà la propria identità?
  • Quali sfide presenta vivere come minoranza in un’altra nazione? Quali forze ne derivano?

background per l’insegnante

Nella Meghillat Esther, non sorprende molto che Ester tenga nascosto il fatto che è ebrea. Gli Ebrei nella Diaspora sapevano che preservando la propria identità avrebbero attratto l’odio. Insieme all’approccio di Ester, ne vediamo un altro completamente opposto, quello di Mordechai. Questo è sorprendente,...

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Nella Meghillat Esther, non sorprende molto che Ester tenga nascosto il fatto che è ebrea. Gli Ebrei nella Diaspora sapevano che preservando la propria identità avrebbero attratto l’odio. Insieme all’approccio di Ester, ne vediamo un altro completamente opposto, quello di Mordechai. Questo è sorprendente, perché, sebbene fosse stato lui a chiedere a Esther di nascondere la propria identità, Mordechi espose la propria identità ebraica non inchinandosi a Haman. Mordechai sapeva che si stata opponendo a Haman, che era un importante ministro del re e che questo comportamento era pericoloso.

Nel corso di secoli di esilio, gli Ebrei hanno mantenuto la propria identità attraverso processi opposti. Nella tradizione ebraica, evitare l’assimilazione è considerato molto importante. Al tempo stesso, l’antisemitismo e la xenofobia hanno spesso contribuito ad evitare l’assimilazione anche tra coloro che hanno voluto integrarsi con la popolazione generale.

Tra gli Ebrei, vi sono stati molti diversi approcci riguardo al ruolo dell’identità ebraica e al suo rapporto con l’identità civica: l’espressione aperta o tenere nascoste le proprie origini, il desiderio di integrarsi nella società opposto al desiderio di conservare la propria identità ebraica specifica. Presentiamo qui due approcci che erano popolari in Europa durante il XIX e il XX secolo, un periodo in cui molti Ebrei si consideravano una parte inseparabile della società.

 

Judah Leib Gordon (1830–1892) era un poeta che visse nell’Impero Russo e fu un portavoce di spicco dell’Illuminismo. Nella sua famosa poesia “Sveglia, mio popolo”, che fu una specie di manifesto politico, si appellò ai suoi compagni ebrei europei affinché smettessero di separarsi dalla società generale in cui vivevano e comprendessero che era giunto il tempo di integrarsi e di fare parte delle nazioni dell’Europa.

Robert Weltsch (1891–1982) era un famoso giornalista di Praga che lavorò, fino alla Seconda Guerra Mondiale, come redattore di un grande giornale sionista in Germania. Quando Hitler salì al potere, Weltsch espresse la comprensione del nazionalismo tedesco e auspicò che risvegliasse il nazionalismo ebraico. Nel 1938 fuggì in Israele.

Si noti che l’articolo di Weltsch fu scritto ben prima che le sanzioni tedesche rendessero obbligatoria l’identificazione degli Ebrei, regola che rese più facile per i tedeschi catturare gli Ebrei e mandarli ai campi di sterminio. Weltsch, in seguito, si pentì di aver pubblicato l’articolo, a causa della nuova chiave di lettura degli anni che seguirono. Quindi, è importante presentare l’articolo nel contesto storico in cui fu scritto, in cui era ancora ignoto l’uso che nel futuro sarebbe stato fatto dello stemma giallo.

Lo stemma giallo che si usava nella Germania nazista si basava su un modo molto vecchio di identificare gli Ebrei in Europa, radicato nel Medio Evo. La discussione del concetto nell’articolo di Weltsch non si riferisce a come sarebbero stati usati in seguito quegli stemmi dai Nazisti, ma piuttosto alla sua forma molto più vecchia di identificazione.

apertura opzionale
per approfondire e discutere
suggerimenti per attività
per approfondire ulteriormente

Dividi gli studenti in gruppi di due o tre. Chiedi loro di rispondere alla domanda:

Che caratteristiche ha un gruppo di minoranza in una società? (Possono pensare a un gruppo minoritario che vive nel loro paese – gli Ebrei o altri)

Puoi aiutarli scrivendo alla lavagna frasi incomplete che potranno scegliere e completare. Ad esempio:

  • Un gruppo minoritario potrebbe soffrire maggiormente di… perchè…
  • Un gruppo  minoritario potrebbe riuscire maggiormente a … perché…
  • Il trattamento riservato a un gruppo minoritario solitamente è…
  • E’ un bene fare parte di un gruppo minoritario perché…
  • Non è un bene fare parte di un gruppo minoritario perché…
  • Un gruppo minoritario dovrebbe esprimere ad altra voce le proprie diversità perché…
  • Un gruppo minoritario dovrebbe cercare di nascondere le proprie diversità perché…

Poi, chiedi a ogni gruppo di studenti di associarsi a un altro gruppo e di controllare se ci sono differenze nelle risposte che hanno dato. Dopo, ogni gruppo sceglierà due risposte divergenti da presentare alla classe.

Studiando questa lezione, incontreremo approcci  divergenti: un approccio che favorisce il mantenimento dell’unicità del gruppo di minoranza in modo spiccato e un approccio in cui viene favorito la visione indistinta e nascosta di tale identità.

Domande che riguardano la Meghillat Ester

  1. Perchè pensi che Mordechai abbia detto a Ester di tenere nascosto che ebrea?
  2. Perché pensi che Mordechai stesso si sia comportato in modo diversto e abbia mostrato palesemente di essere Ebreo rifiutandosi di inchinarsi a Haman?
  3. Perché le differenze di usanze e religione danno adito a opposizione, odio e, talvolta, anche paura? Sei a conoscenza di esempi simili nella storia?
  4. Come consiglieresti di comportarsi agli Ebrei: come Ester o come Mordechai? La tua risposta dipende da condizioni particolari?

Domande a proposito della poesia: “Sveglia, mio popolo” di Judah Leib Gordon

  1. Judah Leib Gordon incitò gli Ebrei dell’Impero Russo a svolgere una parte attiva nella vita della nazione considerandosi come cittadini paritari. Concordi con il punto principale di questo invito? Pensi che è così che un gruppo minoritario dovrebbe comportarsi?
  2. A proposito del credo unico degli Ebrei, Judah Leib Gordon ha spiegato  che credeva che esteriormente dovrebbero comportarsi come una persona e solo a casa come Ebrei. Che origine ha questa distinzione tra “una persona” e “un Ebreo”? Fai un esempio di ciò che credi intendesse.
  1. Sei d’accordo con Judah Leib Gordon: l’abbigliamento e le usanze degli Ebrei dovrebbero essere mantenuti a casa, mentre, nel mondo esterno, gli Ebrei dovrebbero presentarsi e comportarsi come tutti gli altri cittadini? Spiega.
  2. Che ruolo ha questo dilemma nella tua vita? Dove si manifesta? In che modo ti comporti in pratica? Ti comporti nel modo che ti piacerebbe o ci sono fattori che ti inducono a comportarti diversamente?

Domande a proposito dell’articolo “Indossa con orgoglio lo stemma giallo”

Nota per l’insegnante: è importante sottolineare il contesto in cui è stato scritto l’articolo – prima dell’Olocausto – e spiegare le origini dello stemma giallo nell’Europa medievale.

  1. Che significato sta alla base del titolo dell’articolo di Weltsch? A che cosa si oppone?
  2. Concordi con Weltsch — il simbolo del Maghen David può essere trasformato da un segno di vergogna a un segno di orgoglio?
  3. Weltsch ha scritto questo articolo molti anni prima che i Nazisti ordinassero a tutti gli Ebrei di indossare uno stemma giallo, allo scopo di facilitarne l’identificazione e l’annientamento. Di fatto, in seguito, l’autore si pentì di aver scritto l’articolo. Spiega in che modo il contesto può influenzare la decisione di esprimere palesemente o di tenere nascosta la propria identità ebraica.
  4. Al giorno d’oggi, molti Ebrei esitano a indossare la kippà o un Maghen David all’esterno, per timore di essere umiliati o danneggiati. Che cosa ne pensi? Pensi che questo comportamento costituisca necessariamente una rinnegazione dell’ebraismo? Spiega. 
  • Per aiutare gli studenti a comprendere i diversi approcci, puoi presentare un template che presenta un riassunto dei diversi approcci. Fai disegnare un cerchio rosso intorno all’approccio che ammirano di più e un cerchio blu intorno all’approccio che si avvicina di più al loro. I due cerchi possono essere tracciati intorno alla stessa figura! Chiedi ad alcuni studenti di spiegare il loro diverso approccio alla classe.
  • Intervista diversi personaggi della comunità ebraica. Raccomandiamo che gli studenti lavorino in coppie che intervisteranno ognuna due bambini o due adulti a cui chiederanno quale è il loro approccio sul posto che l’ebraismo occupa nella loro vita – nei confronti della società circostante e di se stessi. Gli studenti possono anche scegliere di intervistare membri di altri gruppi minoritari nella comunità. Alla termine dell’attività, considera se c’è un particolare approccio dominante rispetto agli altri; emergere, assimilarsi, nascondersi o separarsi dalla società circostante. Gli studenti hanno scoperto ulteriori approcci che non sono stati discussi in classe?